Si avvicina l’estate, ovvero giri più lunghi, con maggiore dislivello e in condizioni di temperatura ambiente più elevate. In questa situazione il maggior nemico è la disidratazione, per cui è necessario bere con una certa frequenza proprio per sopperire la perdita di liquidi dovuta al sudore.
Una sacca d’acqua fa al caso nostro, perché comporta una serie di vantaggi in cambio di qualche piccolo svantaggio. Partiamo dai vantaggi.
La sacca è posta dentro lo zaino, quindi non a diretta esposizione solare che ne riscalderebbe il contenuto, ergo l’acqua contenuta nella sacca è un po’ più fresca.
L’utilizzo della pipetta permette di poter bere dei sorsi con regolarità, senza dover fare contorsionismi con le braccia o togliersi lo zaino dalle spalle per prendere la bottiglia d’acqua.
Il peso complessivo di due litri, se comparato con bottigliette da mezzo litro che si utilizzano di solito, è sicuramente minore perché abbiamo limitato il peso della plastica, non sarà molto in termini assoluti, ma è pur sempre un risparmio. Nel caso poi di bottiglie in alluminio questo vantaggio diventa ancora più rilevante.
E’ pratica, se non abbiamo il tempo di andare a comprare le bibite isotoniche, possiamo fare in casa.
Nello zaino si adatta abbastanza alla forma dei materiali che ha attorno, contrariamente alle bottiglie di plastica.
E’ economica.
E’ in qualche modo da considerarsi ecologica, visto che è riutilizzabile e non si comprano altre bottigliette usa e getta.
Infine gli svantaggi.
Le prime volte si ha un leggero sapore di plastica.
Lo zaino deve essere previsto per l’utilizzo della pipetta e della sacca.
Deve essere accuratamente pulita dopo l’utilizzo per evitare il formarsi di muffe.
L’acqua presente nella pipetta, dopo un po’ di tempo che è esposta al sole si surriscalda, quindi il primo sorso è di liquido più caldo rispetto a quello presente nella sacca.
L’articolo che abbiamo provato è il Forclaz 2 Litri della francese Decathlon. Ha un prezzo decisamente interessante, 9,95€ che se viene comparato ad altre marche del settore (sulle 25€) è incredibilmente concorrenziale. Nella confezione troviamo il prodotto già assemblato. Viene richiesto di effettuare almeno tre risciacqui prima di utilizzarla, quindi abbiamo provveduto a tale manovra, intervallata da tre asciugature.
La sacca si presenta con una sorta di “asta” superiore che si impernia su un bastoncino in silicone/plastica fissato sul corpo della sacca stessa. Riconoscibile perché di colore arancio, nella parte superiore ha delle asole che permettono di agganciare la sacca ove previsto. Tirando l’asta da un lato si sfila completamente permettendo un accesso completo al contenuto. E’ un particolare decisamente importante, poiché se per riempirla può essere irrilevante, per pulirla con precisione è necessario dover accedere sino al fondo. Con il metodo proposto si riesce persino ad inserire completamente la mano ed effettuare una asciugatura con la classica carta assorbente da cucina. L’asta, una volta piegata la parte superiore della sacca sul bastoncino, può venire reinserita nel verso opposto a quello dell’apertura per chiuderla. L’avvenuto completamento dell’operazione si ottiene avvertendo un “click” piuttosto netto. Ad ogni modo nell’asta arancione sono ben evidenziati i lati di apertura e chiusura.
Nella situazione della sacca riempita a 2 litri, il massimo per il modello a nostra disposizione, abbiamo provato a forzare per testarne la tenuta. Questa si è dimostrata decisamente efficace. Se poi viene riempita a 3/4 è abbastanza probabile che anche ci salite sopra questa non si danneggi. Quindi riporre questa sacca dentro lo zaino è decisamente sicura, e se non vi sono oggetti appuntiti che la possano perforare (oggetti per altro anche taglienti perché la plastica non è per nulla leggera) possiamo stare sicuri che non ci dovremo trovare con il contenuto inzuppato.
Il corpo oltre ad essere resistente, di colore blu semi trasparente, da un lato è presente una scala di misurazione, a 1, 1,5 e 2 litri. Infine sono presenti due occhielli per probabili sistemi di fissaggio della sacca stessa.
Nella parte inferiore c’è l’ingresso del tubo che porta alla pipetta. Il tubo è infilato nell’invito. Non abbiamo provato a toglierlo e sconsigliamo di farlo poiché inficerebbe la tenuta del prodotto. La lunghezza di quest’ultimo è di circa 70 cm e termina con la pipetta.
Questa ha un sistema di chiusura, ovvero tirando la parte vicina al tubo, dall’interno verso l’esterno si sblocca e viceversa si chiude. Non è presente un vero tappo, la parte che va appoggiata alla bocca è morbida, e premendo leggermente con i denti si apre la fessura da cui è possibile aspirare l’acqua. A parte le prime “poppate” per riempire il tubo poi non è necessario succhiare con forza, basterà dare un leggero avvio per ritrovarvi una sorsata d’acqua che vi riempie la bocca. Come detto nella parte degli svantaggi, la porzione di tubo esposta al sole tende a scaldare l’acqua, quindi la prima parte risulterà più calda rispetto all’interno della sacca. C’è da dire che Decathlon ha previsto tra le opzioni una sorta di rivestimento che dovrebbe rallentare questo fenomeno, così come il formarsi di gelo in inverno.
Il prodotto viene venduto in tre tagli: uno, due e tre litri. A mio avviso un litro non ha molto senso, mentre due o tre litri possono essere interessanti per una giornata di escursione estiva piuttosto intensa. Nelle note tecniche riportiamo che i limiti di utilizzo come temperatura sono di -20° e +40°, nelle alpi nostrane sicuramente siamo nella norma. Il contenuto non ammesso sono alcol o latte, mentre si può benissimo utilizzare bevande zuccherate o succhi di frutta.
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