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Da Sompcornino a località Somp il Ciuc

Bella tabella al borgo

Indicazioni per il parcheggio.

La riserva naturale regionale del lago di Cornino è piuttosto nota in regione, sia per il bellissimo laghetto dai splendidi colori, sia per il notevole lavoro portato avanti per la reintroduzione dei grifoni, splendidi rapaci dall’imponente apertura alare. La principale direttrice di avvicinamento è tramite la strada provinciale che va da San Daniele ad Osoppo, prendendo a destra sulla SP84 per attraversare il ponte sul Tagliamento a Cimano; chi arriva dal pordenonese può anche salire via Valeriano – Pinzano tramite la SP1 e poi prendere la SP22 all’altezza di Flagogna, poco prima di Forgaria. Cartelli turistici sono presenti per indirizzarci quando si arriva in vicinanza. Per lasciare l’auto vi sono due alternative: un piccolo parcheggio di quattro posti nel paesino di Sompcornino (in via della Resistenza), dislocato proprio prima dell’inizio del sentiero, oppure i più comodi parcheggi a servizio del centro visite posti lungo la SP22: in quest’ultimo caso si dovrà salire a piedi nel paesino ed il percorso si allunga di circa 700m.

Escursione.

Poco dopo il piccolo parcheggio citato pocanzi troviamo una bella mulattiera delimitata da una recinzione in legno, dove inizia il percorso. Scolorite indicazioni del parco ci rassicurano che siamo sulla strada giusta; il sentiero, delimitato a tratti da muretti a secco, ci porta velocemente ad un primo bivio: noi teniamo la destra, verso monte Prat/Ledranie fino al successivo bivio poco più avanti. Qui teniamo la sinistra, ancora seguendo le indicazioni per monte Prat/Ledranie; a destra si stacca il sentiero Pai Strii che utilizzeremo per il ritorno. Da qui in su il sentiero è una specie di mulattiera, molto ben tenuto, con tratti caratterizzati da lunghi gradoni e muretti a secco laterali. Si sale serpeggiando prima accanto a dei ghiaioni, poi per rado bosco. Su una curva è posta una piccola madonnina, poco dopo la quale la vista comincia ad aprirsi verso la valle del Tagliamento, offrendo bei scorci sul fiume, sulla pianura e sul monte di Ragogna. La salita diventa più decisa all’avvicinarsi al soprastante altopiano di monte Prat. Una piccola ancona contenente un bel mosaico della Madonna è posto su un tornante poco prima della fine della salita. Infatti ancora qualche curva e si vede la croce posta sul belvedere a circa 600m di altitudine, e nostro punto di quota massima; siamo arrivati in località Somp il Ciuc, dove arriva anche una stretta strada asfaltata. Abbandoniamo la strada per curiosare attorno al bel borgo (stavoli Sopracengla) posto sul limitare dell’altopiano. Le abitazioni, recuperate e mantenute in maniera esemplare, mostrano elementi archittetonici interessanti, tra cui spicca una scala a chiocciola esterna per raggiungere il piano superiore di una casa. Oltrepassato il borgo si continua per un breve tratto sull’asfalto seguendo le indicazioni per il sentiero Pai Strii, sino a giungere ad un altro gruppetto di case in avanzata fase di ristrutturazione, oltre le quali la strada va a terminare. Poco prima del termine della strada, al limite tra il prato ed il rado bosco, si trova il punto d’attacco della discesa, non molto visibile. Il sentiero cala ripido rasentando delle pareti rocciose ed in qualche punto richiede attenzione, in particolare nell’attraversamento di alcuni impluvi molto segnati. In effetti il tratto più delicato del giro è proprio l’attraversamento di un piccolo smottamento in corrispondenza di un esposto impluvio (l’anello potrebbe venire percorso in senso contrario al nostro per affrontare in salita le difficoltà maggiori). La visuale in alcuni tratti ci permette di ammirare i colori del piccolo lago di Cornino. Sempre per il sentiero si cala ora senza difficoltà sino al bivio incontrato in salita; da qui a ritroso su percorso noto fino al parcheggio.
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