Indicazioni per il parcheggio.
Per giungere a Venzone si utilizza la
SS13 Pontebbana; chi arrivasse da lontano può utilizzare l’autostrada
A23 ed uscire a Gemona-Osoppo, poco sotto la nostra meta, o meglio a
Carnia-Tolmezzo, poco sopra.
Arrivati a Venzone, all’estremità nord del borgo, in vicinanza della Locanda Plauris, girare verso il piccolo centro per via Bidermuccio continuando lungo la strada fino al
ponte sul torrente
Venzonassa, immediatamente prima del quale si gira a sinistra per via Sottomonte. Si costeggia il torrente fino al successivo incrocio con via Pragiel che da qui in poi ci accompagnerà costantemente seguendo il torrente; qualche tabella indicante malga Confin ci rassicura. La stretta rotabile continua asfaltata fino ad una stretta galleria in roccia dove generalmente inizia il divieto di transito, ma che nei mesi estivi può essere percorsa per raggiungere la malga che fa servizio di agriturismo (in tal caso troverete un permesso di percorribilità esposto sotto il divieto di transito alla galleria). Attenzione che da qui in poi la strada non è asfaltata ed alcuni tratti sono da fare con cautela se si sale con un automobile normale; meglio sarebbe salire con un fuoristrada, o perlomeno informarsi sullo stato del fondo stradale. La carrareccia sale per circa altri 8km fino alla malga.
Escursione.
Dalla
casera Confin (1330m) partono due sentieri, uno verso il monte
Lavara a EST e l’altro verso il monte
Plauris a nord-ovest. Attenzione che la partenza risulta confusa attorno alla casera per la presenza di diverse tracce e per il calpestio degli animali. Trovata la traccia principale si procede comodamente andando a salire traversando il pratone erboso che scende dai versanti del
Jof di Confin e
Ungarina; si sale a zig-zag i tratti erbosi a pendenza maggiore fino a raggiungere la dorsale a quota 1700m circa.
A questo punto si continua a destra, percorrendo un tratto molto piacevole sulla dorsale erbosa che, curvando leggermente verso sinistra, ci porterà fino a
forcella Slips (1700m).
Guardando verso la base della notevole parete rocciosa triangolare che ora domina il paesaggio si fatica ad intuire il percorso che seguirà il sentiero, ma avvicinandosi alla sua base, dopo un breve tratto di cresta esposta verso i ripidi fianchi della
val Resia, si vede che la traccia si abbassa leggermente per aggirare la parete verso sinistra per poi risalire in direzione del filo di cresta. Questa salita è probabilmente il tratto più ripido e malagevole del percorso, e richiede quindi una certa attenzione, soprattutto in discesa.
Da qui si sale nuovamente su traccia migliore lungo la dorsale, cercando di rimanere sul più sicuro versante alla nostra sinistra, fino a che, dopo un ultimo strappo, all’improvviso apparirà la croce di vetta del Plauris. Dalla ampia e comoda cima (1958m) si potrà ammirare il panorama offerto dai monti circostanti. Da qui si vede anche la traccia (sentiero 701) che scende dall’altro lato e che permette di raggiungere casera Cjariguart/Bellina (visibile) o il ricovero Franz.
La nostra discesa avviene per la via della salita.