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Recensione mappe Garmin: OpenMaps

Dopo aver visionato le mappe OpenMtb, passiamo ad esaminare questo progetto di origine ungherese che si affida sempre alla base dati Open Street Maps ma con una vestizione pensata per l’escursionismo. Il progetto in se è lodevole perché oltre a curare le mappe per Basecamp / Mapshare e quindi dispositivi Garmin, permette di scaricare varie versioni, tra le quali basi dati per mappe offline in ambiente Android con OruxMap e Locus Map, mentre per Iphone Vectorial Map scaricabili dai rispettivi app store. Circa Vectorial Map è possibile, a pagamento, utilizzarlo anche in ambiente desktop, ma siccome noi prendiamo di base l’utilizzo dei software ufficiali Garmin, andremo a vedere l’installazione e utilizzo sotto Basecamp. La home page del progetto è http://openmaps.eu quindi per prima cosa dobbiamo procurarci il pacchetto di installazione, qui a differenza di altri prodotti non ci è data la facoltà di scaricare una determinata area relativamente ai prodotti Garmin (per smartphone il discorso è differente) ma abbiamo delle scelte insolite. Il pacchetto che ci interessa è omphiking.exe che troveremo nella lista disponibile a questa pagina. Il pacchetto da scaricare è piuttosto oneroso visto che pesa ben 1,3 Gigabyte. Una volta ottenuto possiamo avviarlo, si tratta di un normale processo guidato, l’unica schermata degna di nota è quella che chiede quale tipo di vestizione applicare alla mappa, per altro condizione che è comunque possibile modificare anche in seguito tramite icona posta sul desktop, oppure riavviando il processo di installazione. Come si può vedere dall’immagine qui sopra, abbiamo optato per la selezione che il programma presenta in partenza e che ci risulta essere quella più completa. Le altre schermate che seguono chiedono soltanto se mettere l’icona della selezione del Typ (vestizione) sul desktop e quindi parte a immettere i dati veri e propri nel computer. Alla fine una schermata di chiusura chiede se resettare l’eventuale cache (utile in caso di aggiornamento delle mappe) e se far partire mapshare. Nel caso lasciate tutto spuntato avrete un errore, ma non curatevene poiché appunto noi abbiamo installato Basecamp. Arrivati a questo punto lanciamo Basecamp e nella selezione delle mappe, in alto a sinistra, dovremo avere l’indicazione di OMP Hiking Map, in questo caso senza nessuna indicazione temporale della base mappa. Questa è una piccola seccatura, anche cercando di avere informazioni della mappa (ad esempio da Mappe → Gestisci prodotti mappa) non si hanno informazioni utili a quale data appartengono i dati esposti. Passando alla visualizzazione mappa ad un livello di vista superiore ai 2 km di altezza diventa un caos di informazioni inservibili, quindi anche in questo caso, come per le openmtb, le informazioni meno interessanti su questo tipo di vista (ad esempio curve di livello e icone) non vengono nascoste rendendo di fatto complicato riconoscere il territorio. Stando sotto la vista dei 2 km ci sono considerazioni interessanti, partiamo con i sentieri CAI, quasi bene nel senso che questi sono ben evidenziati con un colore rosso e un “pattern” grosso e la classica icona rosso-bianca, mentre i sentieri minori hanno la visualizzazione in neretto a tratto discontinuo (si veda immagine sottostante). Purtroppo se clicchiamo sul sentiero CAI, come si vede dal fumetto in sovra impressione, non è indicato il numero di sentiero, solo il nome se è presente tipo “alta via Cai Pontebba“. Gli altri sentieri sono genericamente indicati come “pista” o “strada non asfaltata“, in questo caso non dissimile da altri prodotti testati. Insomma ci sembra una mancanza, quella della numerazione sentieri CAI, non da poco specie nell’attività di preparazione all’escursione ovvero quella che dovrebbe essere quando siamo davanti al computer. Infine nota circa l’autorouting (funzione nuovo percorso e/o nuova traccia in Basecamp), è presente anche per tutta la sentieristica e non solo per le strade tradizionali, con tanto di dislivello e dati chilometrici con stima tempo impiegato. Come si intuisce dalla immagine precedente, sono presenti le curve di livello a 20 metri di distanza l’una dall’altra, ben numerate e comunque l’informazione è richiamabile con un click e relativo fumetto. Non sono però evidenziate le curve di livello a numero pieno (ad esempio 1000 – 1100 -1200 ecc) con un leggero tratto più spesso rispetto alle intermedie, questo rende leggermente meno leggibile l’eventuale salita di una traccia. Sono presenti invece le varie zone, verde per il boscoso e via via verso il grigio per la parte rocciosa. Ad una vista intorno ai 150 metri si possono notare anche l’ombreggiatura della montagna (hill shading) anche se non proprio pronunciatissima. Circa le informazioni disponibili, sono pressoché tutte confermate, quindi monti, selle e forcelle, tabelle segnavia e persino le panchine. Per quanto riguarda le informazioni riguardo alle costruzioni, sono presenti sotto forma di icona per le casere o altre costruzioni importanti, ma non come immagine in pianta; non è un grosso problema ma francamente preferivo la seconda modalità. Oltre a queste sono presenti delle informazioni circa il camping che non avevo mai visto in altri prodotti. Sicuramente sono dati mutuati da Open Street Map e quindi verificati, ma più di qualche icona mi ha lasciato perplesso circa la posizione di un eventuale campeggio…

Come installare le mappe sul GPS.

L’installazione è molto semplice, e potremo selezionare le aree di nostro interesse in modo tale da poter ridurre il carico di lavoro sul GPS e limitare lo spazio utilizzato. Per fare ciò prima collegate il vostro GPS al computer, poi da BaseCamp sarà sufficiente andare sotto il menu “Mappe → Installa Mappe”. Partirà una procedura guidata (wizard) che vi consentirà l’installazione. Arrivati alla maschera della selezione delle mappe scegliamo OMP Hiking MAP e poi premere “Installazione avanzata/parziale”. A questo punto veniamo condotti in una nuova maschera dove l’intera area di competenza (in questo caso le Alpi) sarà pre-selezionata e divisa in moltissimi rettangoli. Sono le porzioni di mappa suddivise nel singolo territorio. Siccome tutto è selezionato dobbiamo deselezionare ciò che non ci interessa. Per farlo molto velocemente premiamo il tasto CTRL sulla tastiera e tenendo premuto il tasto sinistro del mouse prendiamo l’area che intendiamo de-selezionare. Per selezionare invece sarà sufficiente un click (sempre tasto sinistro del mouse) sul rettangolo che ci interessa. Per selezionare in modo multiplo teniamo il tasto sinistro premuto e selezioniamo l’area. Mano a mano che selezioniamo o de-selezioniamo, la barra in basso relativa alla capienza del nostro GPS andrà ad aumentare o scendere. Nota: Attenzione a non deselezionare tutto e riselezionare le aree alpine (ad esempio), perché rischiate di ottenere solo una parte della mappa sul GPS. Infatti i quadrati di forma rettangolare non regolare, sono contenuti all’interno dei quadrati di forma regolare. Queste di fatto sono i vari livelli di mappa che sono visibili a seconda della vista altezza che abbiamo selezionato sul dispositivo. De-selezionando tutto e selezionando poi pezzo per pezzo, potremo non riuscire / o dimenticare, di selezionare la vista più elevata. Questo si tradurrebbe in alcuni problemi nell’utilizzo delle mappa sul GPS. Una volta ottenuta l’area che ci interessa andiamo ad effettuare l’installazione sul GPS con il tasto Conferma, e poi Installa al riepilogo. Quando avvieremo il GPS dovremo andare nel Menu interno delle impostazioni relativo alle Mappe e selezionare come attiva OMP Hiking Map. In definitiva, considerando che le mappe sono gratuite (cedute sotto licenza Creative commons) a cui comunque è possibile donare soldi per il lavoro svolto da oltre 5 anni a questa parte, si possono utilizzare certamente per la pianificazione escursionistica, anche se personalmente le reputo leggermente inferiori alle OpenMTB per via di alcune piccole mancanze evidenziate nell’articolo. Diciamo che come seconda vista, o vista alternativa ad altri prodotti può essere valida, in attesa che possa diventare perfetta.
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