Indicazioni per il parcheggio.
Dal pordenonese o dal Veneto raggiungere
Erto. Conviene entrare dal lato nord del paese, ove è presente una rotonda: appena imboccata prendere a destra verso la via Val Zemola, confortati dai vari cartelli indicanti il rifugio Maniago ed altre mete. Si segue la stretta rotabile per poco più di 4km fino ad arrivare all’altezza della bella casera Mela ed al parcheggio in località
Stei de Conte (1181m) posto lì accanto. Attenzione che il tratto intermedio della strada non è asfaltato e presenta rocce piuttosto aguzze.
Escursione.
Dal parcheggio si prende la strada bianca per il rifugio Maniago, seguendo le tabelle del parco che ci indirizzano verso casera Galvana immersi nei colori bel bosco autunnale. Ci si stacca quasi subito dalla strada di servizio al rifugio entrando nel bosco verso destra e cominciando a scendere verso l’alveo del
torrente Zemola fino ad incrociare una pista che corre parallela al torrente; quest’ultima va seguita per un breve tratto fino a che le indicazioni ci invitano ad attraversare il torrente (località
Le Grave 1200m), mirando alle tabelle del parco che si intravedono sull’altra sponda. In testa alla valle fa bella mostra di sè il gruppo del Duranno.
Da qui inizia la salita in bosco, con tratti in faggetta ed altri con abeti, sino ad intersecare e poi seguire un ripido impluvio che ci porta in vista della schiarita che ospita
casera Galvana. A questo punto, invece di raggiungere la casera, si può salire agevolmente per tracce fino alla forcella Val de Forscia che si trova 50-60m più in alto; la deviazione è senz’altro meritevole, in quanto offre una bella vista sui vicini monti Zerten e Cornetto nonchè del Crep Nudo, della piana tra Claut e Cimolais ed il Resettum. Inoltre, considerato che la salita fin qui avviene dal versante nord, ed in ombra nella stagione autunnale, l’arrivo in forcella vi porta in battente di sole: nel nostro caso questo strano novembre ci ha regalato un tepore innaspettato!
Partendo dalla forcella abbiamo cercato di raggiungere la cima del vicino monte Porgeit proseguendo per tracce lungo il ripido piano inclinato poco sopra il limitare della zona boscata, puntando direttamente alla vetta. Un primo tratto, ancora gestibile, porta sotto ad una fascia rocciosa che va superata con attenzione; il proseguio diventa ancora più delicato in quanto molto ripido e scivoloso. A questo punto, a 1800m raggiunti e la cima in vista, abbiamo deciso di fare dietrofront – fedeli alla citazione di Viesturs che riportiamo sul sito – in quanto abbiamo reputato troppo pericolosa la salita. Col senno di poi era meglio tentare di salire tagliando quasi in quota dalla forcella fino ad intersecare le tracce del percorso che sale dalla SS251 (capelletta di San Remedio). Ognuno valuti le proprie capacità, ma in generale sconsigliamo la salita alla cima lungo il percorso da noi tentato (tra l’altro dall’analisi della traccia GPX su Google Earth l’ultimo tratto pare svolgersi dentro il fronte di distacco di un antica frana).
Ridiscesi alla forcella si cala fino a casera Galvana (1613m), che offre bei scorci verso il rifugio Maniago e la parte alta della val Zemola. Dalla casera si riprende il sentiero dell’andata che si ripercorre fino al parcheggio.
panorama
segnaletica del parco
colori autunnali
casera Galvana
in salita subito dopo la forcella
ultimo tratto della salita
bivio verso il torrente
segnavia nel torrente
Duranno
la piana tra Cimolais e Claut
panorama
da casera Galvana
vista verso la parte alta della valle
primo avvistamento della casera
vista da Le Grave
guardando in giù verso la forcella
panorama
in forcella
panorama
il Porgeit dal parcheggio
faticosa salita dalla forcella
colori autunnali
alla casera
dalla forcella verso il Porgeit
poco oltre la fascia rocciosa
interno casera
casera Mela
salita alla forcella
nubi
in forcella
giochi di luce
colori autunnali
in forcella
colori autunnali
bella giornata!
segnaletica del parco
giovanni fantoni
salve. c’è spazio per un paio di tende alla forcella val de la forscia?
rpagu
Saluti. Direi di si, se parliamo di tende da escursionismo (intendo da un paio di persone). Non aspettarti un pianoro ma, almeno a novembre quando siamo saliti noi, c’erano diverse aree pulite, anche a ridosso del bosco. Le foto rendono l’idea.
Comunque sei molto vicino alla casera.
Walter Tosolini
Confermo quanto detto dal collega. Dalla forcella alla casera ci saranno 200 metri in linea d’aria. La casera è aperta e al primo piano c’è spazio per almeno quattro persone, anche se mi pare di ricordare che non c’erano letti e il rosone che illumina la stanza non aveva finestre (quindi di notte farà freddino). Buona escursione.
Bruno
Sto cercando il GPX di Casera Galvana e Monte Porgeit, perfavore me lo potete inviare all’indirizzo e-mail?
Walter Tosolini
Sul monte Porgeit non ci siamo arrivati, cioè non in cima, abbiamo valutato fosse troppo pericoloso, ad un certo punto la pendenza era diventata esposizione. Il GPX nel disegno che vedi sulla cartina lo puoi prelevare premendo il tasto “Scaricare il file gpx” poco sotto la cartina, qui sulla destra in alto. Se riscontri problemi fammi sapere.
Bruno
Grazie per il GPX! Il visualizzatore me lo da interrotto verso il Porgeit, cercherò di continuarlo io quando farò questa escursione. Grazie ancora