Indicazioni per il parcheggio
Arrivati all’abitato di Venzone da Udine si prosegue oltre la vecchia cinta muraria ricostruita dopo il terremoto, si oltrepassa il torrente Venzonassa e si gira alla prima strada a sinistra effettuando di fatto un 180°. Imboccata la stradina sulle case si prosegue a ritroso sino ad arrivare al limitare del ponte. Prima dello stesso si gira a sinistra e si mantiene la strada sempre a destra. Ad un certo punto ci troveremo in uno stretto passaggio che fa angolo con le case, anche qui terremo la destra. Intrapresa poi la stradina a stretti tornanti si prosegue per qualche km sino ad incontrare le indicazioni sulla sinistra per la Chiesa di San Antonio, mentre sulla destra uno spiazzo ci permetterà di parcheggiare proprio accanto ai cartelli per la forra.
Escursione
L’escursione inizia scendendo per la strada asfaltata, un lungo tratto fino a quando non troveremo per uno stretto tornante, la curva successiva dovremo vedere in modo netto l’entrata sulla sinistra che scende nel bosco, palesata anche dal cartello CAI che indica “località Costa“. La traccia è molto ben visibile benché immersa totalmente nel bosco primaverile. Dopo qualche centinaio di metri si attraverserà uno dei molti ponticelli in cemento che caratterizzano questa escursione. Il percorso in alcuni tratti è davvero curato, con dei parapetti o piccole cenge sebbene non sia pericoloso, sino ad intravedere dapprima un pilone della corrente elettrica poi dei manufatti in rovina. Si tratta di quello che resta di una piccola centrale idroelettrica. Infatti sorpassati i manufatti, con tanto di Icona votiva sul sentiero, più avanti si riesce a scorgere molto in basso rispetto a dove siamo la diga vera e propria.
Si prosegue dentro il bosco, con la vista sul torrente alla nostra destra sino ad incontrare un’altra icona votiva, poco decine di metri più avanti ci sarà “l’incrocio” con il sentiero che ci riporterà alle macchine. Noi invece proseguiamo a destra, sorpassando prima un piccolo ponticello e poi con il rumore dell’acqua più importante si attraversa un ponte sulla forra del torrente Venzonassa. Un ponte in cemento piuttosto alto che regala una bella vista sul percorso d’acqua. Attraversato il ponte si prosegue sul sentiero in piccoli sali scendi. Si può proseguire a seconda delle forze fin dove si riesce. Essendo una uscita primaverile di allenamento, lo scopo di questa escursione è riprendere a muovere la gambe dopo il “letargo” invernale. Di fatto dopo il ponte sulla forra non c’è una meta precisa. Tenete conto che al ritorno il percorso di salita sarà impegnativo dove andremo ad incontrare lo sforzo massimo.
Dopo aver ri-attraversato il sopra citato ponte sul Venzonassa e sul ponticello di un affluente minore, arriveremo a ritroso all’icona votiva. Qui i segnavia CAI sono evidenti sui massi e sugli alberi. Qui la salita si fa importante salendo di quota in una serie di tornanti, sempre dentro il bosco. Ad un certo punto su un crinale ci troveremo in una piccola radura che ci regala una vista verso est, ottimo posto per qualche scatto fotografico.
Proseguiamo rientrando dentro il bosco per l’ultimo attacco in salita fino a raggiungere la cima dove quasi inaspettatamente ci ritroveremo nel parcheggio delle auto.
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