Come caricare e regolare lo zaino.

Come caricare e regolare lo zaino.
Prima di scrivere questo articolo mi sono dovuto documentare non senza difficoltà. Infatti esistono varie correnti di pensiero diametralmente opposte. Caricare correttamente lo zaino e regolarne poi le varie cinghie comporta, nella giornata di un escursionista, non pochi vantaggi in termini di fatica e dolori muscolari. Si parte dal presupposto che abbiate scelto lo zaino giusto per voi, e avete scelto cosa portare, elementi che non tratteremo in questo articolo. Del materiale scelto dovrete suddividere, in base anche al probabile utilizzo e necessità, quelli più pesanti da quelli più leggeri. Oltre che quelli che possono avere una solidità più o meno rigida. Ovvero un maglioncino in pile avrà un peso, nonché una forma e rigidità diversa da una macchina fotografica. Disponete tutto davanti a voi per avere tutto sott’occhio. La scelta di come poi va predisposto il tutto è totalmente soggettivo e non è che la prima volta andrete a trovare la situazione ideale. Ci vorrà una certa esperienza diretta sul campo. Non ultimo dovrete considerare che inverno ed estate hanno esigenze diverse, quindi materiali e distribuzioni diverse. Ora, come dicevo nell’incipit dell’articolo, ci sono teorie completamente divergenti su come caricare. Ad esempio sul sito della Salewa, indicano in modo inequivocabile di caricare il peso maggiore vicino alla schiena all’altezza dell’attacco degli spallacci, quindi nella parte alta. Molti colleghi escursionisti indicano si vicino alla schiena ma verso il basso. Prendendo in esame uno zaino da trekking di circa 40-60 litri, quindi in presenza di una cinta lombare basculante e piuttosto importante a livello costruttivo, il peso più importante va posto sul fondo dello zaino in posizione più baricentrica possibile e come citato in precedenza verso la schiena. Questa scelta è data dal fatto che gli zaini moderni cercando di scaricare la maggioranza del peso sulle anche piuttosto che sulle spalle. Pertanto consigliamo peso maggiore e materiale che prevediamo un utilizzo minore sul fondo dello zaino. Il peso poi dovrà salire sempre vicino alla schiena in modo più centrale possibile e tutto intorno materiale che oltre a pesare meno si adatta alla forma. Ad esempio il classico Pile, guanti e cappellino. Molti zaini poi non hanno solo un accesso dall’alto, ma dispongono di solide zip a doppia corsa che seguono la forma dello stesso. Questa soluzione permette nella pratica di poter accedere alle varie aree e persino al fondo, in modo piuttosto semplice senza dover estrarre tutta la “pila” di materiale sovrastante. Ovviamente uno dei fattori di peso più importante è l’acqua. Nel caso di utilizzo di bottiglie di plastica, queste non possono essere messe, per ragioni di praticità d’utilizzo, nel fondo dello zaino, ma in genere esistono delle tasche laterali a rete, sempre verso il fondo. Un punto ideale, perché si potrà metterne una a destra e una a sinistra per bilanciare il peso. Bene, una volta trovato un bilanciamento che vi pare adeguato lo potrete scoprire prendendo in mando lo zaino per la maniglia a mano posta in alto. Lo zaino non deve sbilanciarsi a destra o a sinistra, mentre dovrà sentire il peso che tira verso il basso e verso di voi. Una volta giunti sul luogo della escursione, prima di partire, molliamo le varie cinghie di tensione. In particolare quelle sopra e sotto gli spallacci, le cinghie di tensione laterali che solitamente partono dalla zona lombare e attraversano in modo obliquo il corpo, dette anche di compressione, e la cinta lombare. Serriamo le cinghie di compressione affinché lo zaino sembri un “salsicciotto” abbastanza teso, ma non in modo eccessivo. Questo eviterà che il materiale all’interno navighi al primo scossone. Indossiamo lo zaino ed in postura eretta cominceremo le regolazioni. regozaino Cominciamo con il collegare la cinghia della cinta lombare. Le asole devono stare sopra il bacino, sui fianchi. Tiriamo le corde vicino alla clip finché non sentiamo che il peso dello zaino posa in modo importante sui fianchi.
Per chi dispone di uno zaino in cui la distanza tra spallacci e cinta lombare è regolabile, questa va posizionata in modo che appunto la cinta stia nella descrizione descritta poco sopra, mentre gli spallacci non devono essere troppo laschi o troppo tirati. In genere questi zaini hanno una indicazione che si riferisce all’altezza della persona, fate riferimento a questi parametri per una regolazione ottimale.
Ora passiamo a tendere le cinghie sotto gli spallacci, lo zaino deve aderire alla schiena il più possibile in modo che non crei oscillazioni inutili ma allo stesso tempo lo dovete sentire comodo. Un discreto parametro di misura sono la fine degli spallacci, questi devono essere all’incirca sull’altezza delle ascelle. Se sono troppo abbondanti significa che gli spallacci sono poco stretti e finiranno per creare dolori e irritazioni su collo e spalle. Se sono corti viceversa significa che non abbiamo la giusta aderenza alla schiena e gli spallacci scivoleranno via. Alla fine dovrete avere la sensazione di avere sempre il peso sui fianchi ma bilanciato in parte sulle spalle. Chiudiamo e tendiamo leggermente la cintura pettorale. Questa ha lo scopo di non far allargare gli spallacci e fare in modo che ne ripartiscano in modo corretto il peso. La regolazione deve essere confortevole, se vi da fatica a respirare allentateli. Infine regoliamo le cinghie sopra gli spallacci. Lo scopo è quello di fare in modo che tutto lo schienale dello zaino sia aderente alla schiena. Queste cinghie possono essere allentate e tirate a seconda del terreno. Con terreno difficile vanno tirate, con terreno in piano si può allentare. Alcuni zaini hanno anche delle piccole cinghie nella cinta lombare, verso il retro. Anche queste hanno lo scopo di avvicinare in modo ottimale lo zaino alla schiena. La materia di come si carica e si regola lo zaino stranamente non è poi così scientifica come si potrebbe pensare. Può variare in funzione del disegno ergonomico dello zaino stesso, alle preferenze e condizioni fisiche della persona. Se tuttavia desiderate apportare il vostro contributo con dei consigli potete farlo con i commenti. Quelli che riterremo validi ai fini della guida li andremo ad integrare nel testo.
Walter Tosolini
Walter Tosolini
IT Specialist
www.tosolini.info

I'm system engineer, DevOPs and IT consultant since 1999. I like Hiking, Mountain bike, Photography and Market Trading.

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