Poncho Decathlon Arpenaz 10L

Poncho Decathlon Arpenaz 10L
Per un bel pò di tempo ho girato con la giacca anti pioggia della moto nelle zaino, poi due anni fa ho preso alla Decathlon questo Poncho, a meno di cinque euro grazie ai saldi invernali. E’ rimasto li nel fondo dello zaino sino all’uscita sul Ciastelat dove ho avuto modo di testarlo. Partiamo dai fattori che mi hanno convinto all’acquisto. Ovviamente il prezzo (ora si trova intorno alle 6 euro) e il peso / ingombro. Infatti preso in mano, pur con la custodia, pesa discretamente poco, ovvero 450 grammi. Le dimensioni in posizione di “riposo”, cioè piegato nella custodia sono di 18 cm per 20, per 2 di profondità. Sono partito da questi tre concetti perché un supporto anti pioggia si tratta di una delle dotazioni che devono sempre essere nello zaino ma verosimilmente li useremo raramente. Una volta tolto dalla custodia la prima cosa che colpisce è il materiale, è di fatto un telo in PVC molto leggero, e non potrebbe essere altrimenti visto il peso globale. Tuttavia il suo compito è proteggere dalla pioggia e in questo ci riesce bene. E’ 100% impermeabile, ovvero non vi è un tempo limite di sopportazione dell’acqua come per altri capi di abbigliamento, farà scivolare l’acqua ad infinitum. La leggerezza però non offre resistenza. Ovvero in caso di passaggi su rami con spine c’è il concreto rischio di lacerare la tela, in seconda analisi la leggerezza fa si che con il vento questo poncho sventoli come una bandiera se non correttamente allacciato. La seconda cosa che colpisce è la dimensione. Non a caso ho parlato di “bandiera” nel paragrafo precedente. Una volta aperto è davvero enorme, infatti riesce a coprire una persona da 157 a 190 cm di altezza con indosso uno zaino. Nel mio caso quest’ultimo era da 40 litri, ed essendo alto 172 cm ci sto decisamente largo. Il produttore indica uno zaino massimo di 15 litri ma probabilmente questo è il limite per le persone più alte. La nota positiva è che resterà totalmente asciutto, ad esempio anche negli spallacci e nella sacca lombare, cosa che un coprizaino classico non può fare. poncho10L01 Passando ad esaminare i dettagli si vede in modo chiaro che questo è un prodotto economico. Il Poncho (come per altro deve essere) si indossa infilandoci dal basso la testa sino a trovare il cappuccio, non vi è una zip per aprirlo sul petto.  Ricordatevi ovviamente di avere già lo zaino indossato… Sul petto vi sono due bottoni in pvc, molto simili a quelli dei canotti da mare, quindi con una resistenza all’uso non molto elevata, che permettono di chiuderlo in modo ermetico sul collo. Lo stesso tipo di bottoni li ritroviamo poco sotto le ascelle e permettono di far passare aria, o verosimilmente a regolare la misura nel caso di uno zaino voluminoso. Il cappuccio ha una piccola corda che permette di stringere sul capo, ma i cordini non hanno le classiche clip di fermo rapido. La corda una volta stretta deve essere fermata con un nodo per mantenerne la regolazione, decisamente poco pratico. Infine le braccia, essendo un poncho, non ci sono. O meglio ci sono due appendici ma di fatto avrete come minimo gli avambracci esposti, in particolare se siete soliti utilizzare i bastoncini. Senza potreste tenere le braccia lungo il corpo o vicino agli spallacci utilizzando i tirapolsi. Questo particolare rende inequivocabilmente questo capo di abbigliamento utilizzabile solo nel periodo estivo. Nel caso di pioggia autunnale o invernale sarebbe un mezzo disastro. Un fattore decisamente a favore di questo prodotto è la dissipazione del calore, o meglio dell’umidità. Se da una parte la pioggia non deve passare, dall’altra il caldo del nostro corpo rischia di rimanere ingabbiato e formare condensa. La mancanza delle maniche e la possibilità di aprire ulteriormente sui fianchi permettono di “buttare fuori” un tot di caldo ad ogni falcata, riuscendo a mantenere comunque una parte della temperatura corporea e allo stesso tempo immettere dell’aria fresca a compensazione. Il risultato che abbiamo potuto provare è stato quello di poter continuare l’escursione con una termoregolazione discreta senza sentire l’effetto umido. Ultimo e si spera di non provarlo mai, in caso di emergenza seria che vi costringe bloccati nel bosco o comunque all’esterno, avrete a disposizione un telo che vi copre dall’umidità se non dall’acqua. Pensiamo una notte all’addiaccio. La grossa dimensione vi permetterà di formare una sorta di piccola tenda utilizzando ad esempio i bastoncini. In definitiva visto il prezzo e il peso/ingombro vale la pena di acquistarlo e non pentirsi di trovarsi senza. Viceversa se fate parecchie escursioni forse è il caso di indirizzarsi ad un prodotto almeno di un livello superiore.
Walter Tosolini
Walter Tosolini
IT Specialist
www.tosolini.info

I'm system engineer, DevOPs and IT consultant since 1999. I like Hiking, Mountain bike, Photography and Market Trading.

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2 Commenti
Ariele

Caro Walter,

Ti ringrazio per questo dettagliato contributo. Un’informazione: mi chiedevo se a distanza di 5 anni il tuo poncho sia ancora in buone condizioni estetiche e funzionali. In tal caso, lo acquisterò sicuramente!

Continua così, ciao

Si ma dii fatto il poncho lo uso nel caso di pioggia nelle percorso delle camminate “urbane” dietro casa. Quindi l’uso è stato quasi nullo, ad occhio e croce l’avrò indossato 4-5 volte. Come dico in chiusura dell’articolo se ti immagini appunto un uso di questo tipo, cioè veramente raro perché a mio avviso i bottoni in pvc dopo una decina di aperture si scassano. Viceversa meglio prendere altro, tipo l’antipioggia che non ho ancora recensito perché non ho avuto l’occasione di farlo.

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